domenica 5 dicembre 2010

Ancora del caso Cucchi

Il 15 novembre del 2009 sul blog http://blog.libero.it/Tuttologo/7994593.html scrissi un post relativo al caso Stefano Cucchi che vi invito a leggere.

In quella sede, sostenevo che la richiesta di “giustizia" avanzata fra lacrime e dichiarazioni sofferte da parte della sorella, erano un vergognosa pantomima di una impossibile e ipocrita difesa da parte dei famigliari di un venditore di morte che è stato semplicemente e finalmente “giustiziato”.

Quella fu la giustizia: eliminare un cancro dall’ organismo della società, fu un gesto di autodifesa da un individuo tossicodipendente che uccideva deliberatamente e sistematicamente altre giovani vite vendendo loro la droga.

MI SBAGLIAVO!!

Tutte quelle lacrime e dichiarazioni alla televisione, la presenza prepotente e invadente nei telegiornali e programmi di gossip, non era una richiesta di giustizia, era un’ abile MANOVRA DI MARKETING, per promuovere il proprio libro e raccattare qualche euro, visto che non c’ è più il fratello che spaccia droga.

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Abile, devo dire, astuta e perfetta attrice, figlia di quell’ ipocrisia dilagante che usa qualsiasi mezzo, meglio se tragico, per fare cassa ed ottenere un istante di notorietà.

Non vi dico il disgusto che ho provato quando in libreria, ho visto il libro in vetrina.

Ciò che mi ha fatto felice, è stato il constatare che ancora una volta, nuotando contro corrente, avevo ragione.

Nulla è ciò che appare, tantomeno le persone!

sabato 18 settembre 2010

Aforisma

E quando tutto il mondo ti sfida, quando niente ha più senso, alza la tua spada, e ridi in faccia alla morte, perchè niente ti può fermare.
Kurt Page

mercoledì 25 agosto 2010

Non si prende solo ciò che fa comodo


Questo post vuole essere un' altra interpretazione di quanto scritto qui:
Non ho capito bene il tuo punto di vista.
Io sono assolutamente convinto che delle cose in cui si crede, o si prende tutto o si prende niente, è una questione di coerenza ed onestà.
Non mi puoi dire che 2/3 dell' umanità soffre, muore di fame e di malattie senza che, di tutto queste tragedie si identifichi un responsabile, poi, per tutto ciò che è bello (e che i poveracci che muoiono di fame dovrebbero apprezzare) un merito lo troviamo, e guarda caso è un Dio.
Fammi capire, per tutta la m…. di cui parli non è colpa di nessuno, per quelle quattro cose belle che ci sono è merito di Dio?
Beh, o il tuo Dio si assume tutte le responsabilità di ciò che succede sulla terra, o non ne accampi alcun merito se qualcosa di bello e di buono c' è e succede.
Io sono un uomo e me ne vanto, e sicuramente sono più buono e coerente del tuo Dio, e se non è d'accordo, lui sa dove trovarmi, potrebbe telefonarmi ed invitarmi a bere una birra, ma non credo succederà mai, perché non è mai accaduto che una fantasia dell' uomo invitasse qualcuno a bere.
Non ti invidio, come uomo mi dispiace che tu e tutti gli pseudo fedeli (lo sai che tutti più efferati mafiosi sono devotissimi ai santi e alle madonne?) non bastiate a voi stessi, ma abbiate un assoluto ed oscuro bisogno di inventarvi qualcosa che non potete capire per alleviare la vs. coscienza dal rimorso per i vs. delitti.
Qualcuno più furbo ha messo in giro una superba rappresentazione, per sua sete di potere (vedi quel volpone di Paolo), per mania di protagonismo, per disonestà intellettuale, convinto(ed a ragione) che qualche disperato che non avesse più nulla da perdere, neanche la vita, potesse credere che tutte le sue sofferenze, privazioni, torture, ed inevitabile morte fra atroci tormenti, fosse la salvifica volontà di qualcuno, mai visto né conosciuto nominato Dio.
Vanna Marchi insegna che la madre degli ingenui è sempre incinta e che c' è una miriade di persone disposte a pagare e tanto,per una nuvoletta nel paradiso della fantasia.
Ma la domanda che tutti dovrebbero porsi è:"a chi giova un Dio?"
"chi trae vantaggio dalle paure degli uomini?"
"chi si arricchisce vendendo un Dio?"
Ecco, quando voi fedeli comincerete a rispondere a queste domande, forse ne sorgeranno delle altre che, per ora, non avranno risposta, ma domani…
Domani, gli uomini sapranno, domani, come oggi gli uomini hanno domato il fuoco, hanno imparato che i fulmini sono fenomeni atmosferici con cause ed effetti ben precisi e prevedibili, che il tuono non è la voce di Dio…
Oggi, quelli come me possono solo predicare nel deserto, perché non vi è più sordo di chi non vuol sentire e più disperato di colui che ha bisogno di credere in ciò che non esiste.

martedì 24 agosto 2010

Oggi

Oggi, scriverò, tanto per cambiare di morti ammazzati.


 

Oggi, vorrei dire che mi dispiace per i nostri soldati morti in Afganistan, in Iraq e in altri paesi del mondo dove sono andati ad esportare la nostra democrazia.


 

Ma la democrazia, non si può esportare, essa è parte integrante del popolo a cui appartiene, è nella mente dei governanti illuminati, è nel cuore dei cittadini.    


 

Allora, mi chiedo perché, un esercito di paesi "democratici", invade, in armi, un altro popolo sovrano per defraudarlo dei suoi diritti, del diritto di gestire il potere.


 

L' ombra della politica, e delle lobby di potere economico, si allunga su tutto ciò che è marcio, depravato, su tutto quello che può non far pensare ai rispettivi popoli lo stato di degrado in cui versano grazie ai politicanti che vorrebbero determinare le sorti di altri popoli sovrani.


 

Allora ben vengano le azioni contro l' invasore, ben vengano gli eroi partigiani che con coraggio e determinazione combattono per liberare la loro patria dagli eserciti stranieri.


 

Come ebbi già a dire in un precedente commento a fatti di sangue in giro per il mondo, ha fatto più morti il "fuoco amico" che anni di feroce dittatura, teocratica o meno.


 

L' America deve convivere con un lago di sangue, dei suoi "eroici" marines, ammazzati senza alcuna ragione, in paesi che non li hanno chiamati (50.000 in Iraq), che non li vogliono, che li massacrano… e, a ragione, dico io, perchè anch' io, che sono un uomo pacifico, mi arrabbierei moltissimo se un perfetto sconosciuto, in divisa, armato di tutto punto, venisse a casa mia, e, dopo aver sfondato la porta a calci, mi dicesse, con il fucile puntato alla mia testa, che è venuto a liberarmi…, ma da che cosa?, da chi?...


 

Alla luce di questi ragionamenti, mi sento di dire:

"lunga vita ai ribelli Afgani, lunga vita e feconda vittoria ai guerriglieri Irakeni".

sabato 22 maggio 2010

Pizzorni nel mondo

Domenica scorsa c' è stato il raduno dei Pizzorni a Rossiglione (GE) e fin qui non ci sarebbe un gran che di eccezionale, una festa fra qualche famiglia con lo stesso cognome...
Beh, io non mi emoziono facilmente, e, normalmente, vedo queste feste come banali rimpatriate di qualche nostalgico, ma Domenica...
E' stato un evento che mi ha coinvolto al di là di ogni ragionevole aspettativa. Mi sono sentito " a casa", fra amici mai visti, a chiaccherare di tutto e di niente, come si fa fra persone che si conoscono da sempre, come si fa in un convivio famigliare.
Ho conosciuto Paolo Pizzorni, arrivato apposta dal Perù per onorare il nostro cognome e tutti noi con la sua splendida compagnia, ho conosciuto un paese di cui non sapevo neppure l' esistenza che ha dato i natali a personaggi illustri, che ha una storia da raccontare dal Medioevo, che ha dato la nobiltà ai Pizzorni.
Ho conosciuto un frate che mi ha insegnato di più in mezz' ora che tutte le televisioni in mezzo secolo.
Ho conosciuto le mie radici e questo mi ha reso felice!
Una giornata veramente eccezionale e, di tutto questo dobbiamo ringraziare Silvio, Silvio Pizzorni...naturalmente.