mercoledì 25 agosto 2010
Non si prende solo ciò che fa comodo
martedì 24 agosto 2010
Oggi
Oggi, scriverò, tanto per cambiare di morti ammazzati.
Oggi, vorrei dire che mi dispiace per i nostri soldati morti in Afganistan, in Iraq e in altri paesi del mondo dove sono andati ad esportare la nostra democrazia.
Ma la democrazia, non si può esportare, essa è parte integrante del popolo a cui appartiene, è nella mente dei governanti illuminati, è nel cuore dei cittadini.
Allora, mi chiedo perché, un esercito di paesi "democratici", invade, in armi, un altro popolo sovrano per defraudarlo dei suoi diritti, del diritto di gestire il potere.
L' ombra della politica, e delle lobby di potere economico, si allunga su tutto ciò che è marcio, depravato, su tutto quello che può non far pensare ai rispettivi popoli lo stato di degrado in cui versano grazie ai politicanti che vorrebbero determinare le sorti di altri popoli sovrani.
Allora ben vengano le azioni contro l' invasore, ben vengano gli eroi partigiani che con coraggio e determinazione combattono per liberare la loro patria dagli eserciti stranieri.
Come ebbi già a dire in un precedente commento a fatti di sangue in giro per il mondo, ha fatto più morti il "fuoco amico" che anni di feroce dittatura, teocratica o meno.
L' America deve convivere con un lago di sangue, dei suoi "eroici" marines, ammazzati senza alcuna ragione, in paesi che non li hanno chiamati (50.000 in Iraq), che non li vogliono, che li massacrano… e, a ragione, dico io, perchè anch' io, che sono un uomo pacifico, mi arrabbierei moltissimo se un perfetto sconosciuto, in divisa, armato di tutto punto, venisse a casa mia, e, dopo aver sfondato la porta a calci, mi dicesse, con il fucile puntato alla mia testa, che è venuto a liberarmi…, ma da che cosa?, da chi?...
Alla luce di questi ragionamenti, mi sento di dire:
"lunga vita ai ribelli Afgani, lunga vita e feconda vittoria ai guerriglieri Irakeni".