domenica 5 dicembre 2010

Ancora del caso Cucchi

Il 15 novembre del 2009 sul blog http://blog.libero.it/Tuttologo/7994593.html scrissi un post relativo al caso Stefano Cucchi che vi invito a leggere.

In quella sede, sostenevo che la richiesta di “giustizia" avanzata fra lacrime e dichiarazioni sofferte da parte della sorella, erano un vergognosa pantomima di una impossibile e ipocrita difesa da parte dei famigliari di un venditore di morte che è stato semplicemente e finalmente “giustiziato”.

Quella fu la giustizia: eliminare un cancro dall’ organismo della società, fu un gesto di autodifesa da un individuo tossicodipendente che uccideva deliberatamente e sistematicamente altre giovani vite vendendo loro la droga.

MI SBAGLIAVO!!

Tutte quelle lacrime e dichiarazioni alla televisione, la presenza prepotente e invadente nei telegiornali e programmi di gossip, non era una richiesta di giustizia, era un’ abile MANOVRA DI MARKETING, per promuovere il proprio libro e raccattare qualche euro, visto che non c’ è più il fratello che spaccia droga.

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Abile, devo dire, astuta e perfetta attrice, figlia di quell’ ipocrisia dilagante che usa qualsiasi mezzo, meglio se tragico, per fare cassa ed ottenere un istante di notorietà.

Non vi dico il disgusto che ho provato quando in libreria, ho visto il libro in vetrina.

Ciò che mi ha fatto felice, è stato il constatare che ancora una volta, nuotando contro corrente, avevo ragione.

Nulla è ciò che appare, tantomeno le persone!